Esteri
Esercitazione in aula
L'analisi
Il risveglio del 5 novembre è stato dolce per le destre europee. D’altronde, Viktor Orban aveva promesso di stappare una bottiglia di champagne per la vittoria di Donald Trump.
Una congiunzione storica che giova all’estrema destra europea, con l’Ungheria alla presidenza del Consiglio UE e una volontà ben chiara: ridefinire un Occidente fondato su valori conservatori fratelli di quelli trumpiani, posizioni alle quali sembrano allinearsi anche Italia e Austria. Ciò desta non poche preoccupazioni se si pensa alle posizioni radicali sull’immigrazione e sui diritti LGBT+. Il rischio più impellente riguarda le posizioni sulla Russia. Mentre le destre di Italia e Austria sostengono gli aiuti militari all’Ucraina, Orban si oppone, appoggiando l’intenzione di Trump di fermare l’invio di truppe e dichiarare la guerra persa per l’Ucraina. Una posizione che Von Der Leyen cercherà di mitigare nei futuri dialoghi con nuovo presidente per convenire sul fatto che “la Russia non è solo una minaccia per l'Europa, ma una minaccia per la sicurezza globale nel suo complesso”.
di Giulia Ferretti
di Giulia Buonerba
Guerre, aborto, immigrazione,
ecco l'agenda di Trump
I punti cardine per il secondo mandato di Trump sono delineati nel "Project 2025," un documento programmatico che, secondo quanto riportato dal "The Guardian", traccia le sue principali priorità legislative e politiche.Tra queste, una delle più controverse è il ripristino del Comstock Act del 1873, una legge federale che vieta la distribuzione di materiali e farmaci legati all’interruzione di gravidanza. La reintroduzione del Comstock Act renderebbe illegale anche l’accesso alle pillole abortive, che oggi rappresentano circa due terzi degli aborti eseguiti negli Stati Uniti.
Anche sul fronte dei conflitti internazionali, Trump sembra determinato a perseguire la linea tracciata finora.
In ambito ambientale l’intervento si preannuncia drastico.
Trump ha definito la crisi climatica “una delle più grandi bufale di tutti i tempi” e nel “Project 2025” propone un rafforzamento delle industrie del petrolio e del carbone, accostato alla chiusura del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration)
l’agenzia che monitora l'andamento della temperatura globale.
Infine, sulla questione immigrazione, il Tycoon ha più volte ribadito la sua intenzione di avviare “la più grande operazione di deportazione nella storia americana”.
Il suo programma prevede un inasprimento delle leggi sull’immigrazione con l'impiego straordinario delle forze armate.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, il presidente ha avanzato una proposta per congelare il conflitto, preservando l’unità territoriale dell’Ucraina ma prevedendo l’introduzione di regioni autonome ai lati di una zona demilitarizzata.
Sul fronte mediorientale, è previsto un deciso riavvicinamento a Benjamin Netanyahu, un’alleanza che l’amministrazione Biden non ha mai abbandonato ma che si era parzialmente raffreddata dall’inizio del conflitto.
Con il ritorno dei repubblicani alla Casa Bianca, però, è plausibile un ripristino del sostegno pieno e incondizionato al premier israeliano e alle sue politiche.
Arrestate 62 persone
Scontri antisemiti, manifestazioni vietate ad Amsterdam
di Marco Leo
Tre giorni di divieto di manifestazione. È questo il prezzo che la città di Amsterdam dovrà pagare dopo i violenti scontri di matrice antisemita, avvenuti giovedì sera dopo la partita di Europa League Ajax-Maccabi Tel Aviv. La polizia ha arrestato sessantadue persone, la maggior parte delle quali è stata rilasciata. Il governo israeliano ha condannato gli attacchi e ha organizzato l’arrivo di tre aerei per permettere un recupero in sicurezza dei connazionali.
Già mercoledì sera, il giorno prima della partita, si erano creati disordini ad Amsterdam.
Alcuni tifosi israeliani hanno vandalizzato un taxi e bruciato una bandiera palestinese. Altri sono, invece, stati protetti dalla polizia in un casinò di Amsterdam. Giovedì, hanno sfilato nel centro della città intonando cori contro gli arabi, scortati dalla polizia. Nel frattempo, era stata organizzata una protesta da alcune persone arrabbiate per la guerra a Gaza e contrarie alla presenza degli israeliani ad Amsterdam. La sindaca Femke Halsema ha commentato l’accaduto dicendo "Mi vergogno profondamente del comportamento che si è verificato". L’aumento dei casi di violenze antisemite in Europa inizia a essere preoccupante. Anche la Fifa dovrà adottare precauzioni per far sì che episodi del genere non si ripetano.
Guerra in Medio Oriente
Gaza, bombe e rischio carestia
di Piergiuseppe Lippolis
Israele continua a colpire la Striscia. Questa mattina si è aggravato il bilancio delle vittime civili: 14 persone sono morte in un raid israeliano su Gaza City e Khan Younis, dove sono state colpite anche tende utilizzate da sfollati. La notizia arriva all’indomani della pubblicazione di un nuovo rapporto Onu, dal quale emerge che le vittime degli attacchi israeliani tra novembre 2023 e aprile 2024 sono state per il 70% donne e bambini, mentre gli esperti del Famine Review Committee dichiarano imminente lo scoppio della carestia a Gaza nord. In questo contesto, fanno rumore gli avvertimenti del ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi: «l’insicurezza si estenderà anche a Paesi al di fuori della regione», ha dichiarato prima di ribadire il sostegno a Gaza e Libano, dove non cala la tensione. Con un comunicato di ieri, Unifil ha denunciato la distruzione di una struttura della missione Onu a Ras Naqura e la contestuale violazione della risoluzione 1701 che stabilisce le regole di ingaggio della forza di interposizione, sottolineando come Idf abbia negato lo svolgimento di attività nella postazione. Secondo quanto riporta al-Akhbar, quotidiano libanese ritenuto vicino
a Hezbollah, Israele avrebbe anche chiesto a Unifil di limitare i movimenti nell’area a sud del fiume Litani, alimentando il timore di un’espansione dell’offensiva nel Paese dei cedri. Nelle stesse ore, Idf ha rivendicato attacchi contro quelle che sono state definite “infrastrutture terroristiche di Hezbollah” nella periferia della capitale Beirut.. Nella notte, inoltre, l’agenzia di stampa statale siriana Sana ha riferito di un’esplosione nei pressi di Aleppo, notizia ripresa anche dal quotidiano israeliano Haaretz. Sul fronte interno, la Knesset ha approvato pene e misure detentive per i palestinesi con cittadinanza israeliana, fra cui deportazione di intere famiglie ed ergastolo per i minori di 12 anni accusati di terrorismo. Intanto, dopo il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant, che non intendeva essere considerato l’unico responsabile del 7 ottobre e che voleva un’inchiesta sugli errori della difesa, oltre a chiedere la trattativa per gli ostaggi, Israele ha il suo successore: Israel Katz ha giurato. Ma il premier Benjamin Netanyahu deve fare i conti col malcontento popolare: oggi a Tel Aviv si terrà una manifestazione contro il governo e per il rilascio degli ostaggi.
La guerra in Europa
Ucraina, continuano
i bombardamenti.
Il Cremlino: gli obiettivi non cambiano
di Susanna De Stefani
distruggendo due grattacieli e numerosi edifici residenziali.Il governatore della regione Oleh Kiper non ha specificato se il drone sia stato abbattuto dalle difese aree.
Una vittima e 25 feriti anche a Kharkiv, attaccata sempre ieri da bombe aeree che hanno colpito un condominio di 12 piani.
Sono numerosi gli attacchi russi che hanno colpito diverse città dell’Ucraina dalla giornata di giovedì.
Una donna è morta e 13 persone sono rimaste ferite nell’attacco droni su Odessa avvenuto nella notte scorsa. Tra queste ci sarebbero anche un bambino di 4 anni e un ragazzo di 16, a renderlo noto è l’ufficio del procuratore regionale su Telegram. Nel comunicato si legge che le forze armate russe hanno effettuato un attacco massiccio sulla città e nei suoi sobborghi,
Raid su Odessa
Il vice capo dell’amministrazione militare regionale della città ha riferito che le operazioni di ricerca sono ancora le operazioni di ricerca sono ancorain corso per assicurarsi che non ci siano altre persone sotto le macerie.
Continua intanto a salire il numero delle vittime del bombardamento di giovedì a Zaporizhzhia che ha distrutto un condominio e danneggiato un ospedale oncologico.
Sono 10 i morti, tra cui un bambino di un anno, e 41 i feriti. Il governatore Ivan Fedorov ha comunicato che tra le persone colpite c’è anche una neonata di quattro mesi.
Questa mattina l’Alto rappresentante dell’Unione europea, Joseph Borrell, è arrivato a Kiev per rassicurare l’Ucraina sul sostegno da parte dell’Europa,
soprattutto dopo i dubbi espressi da Donald Trumpnella sua campagna elettorale sul mantenimento degli aiuti militari e finanziari statunitensi.
«La soluzione al conflitto non è semplice», così il Cremlino risponde a Trump.
Secondo quanto riferito dal portavoce di Putin, nonostante il presidente russo si sia detto pronto a discutere del conflitto con il neopresidente Usa, questo non significa che gli obiettivi nell’invasione dell’Ucraina siano cambiati.
Intanto è avvenuta la prima telefonata tra Trump e Zelensky alla quale ha partecipato anche Elon Musk, intervenuto per assicurare al presidente ucraino che continuerà a sostenere Kiev con la sua rete di satelliti Starlink.